giovedì 6 ottobre 2011

IL FUMO TRA I RESPONSABILI DELL'ARTRITE

Il fumo tra i responsabili dell'artrite . Uno studio svedese evidenzia un legame tra fumatori e sviluppo dei casi più gravi di questa malattia


Brutte notizie per chi fuma: ad aggiungersi alla lunga lista di pericoli e danni alla salute per chi sceglie la sigaretta, ora c’è anche l’artrite reumatoide. Questa patologia - che colpisce circa l’1 per cento della popolazione ed è più diffusa tra le donne - si svilupperebbe più intensamente tra i fumatori, secondo uno studio svedese che ha analizzato le abitudini e i comportamenti di oltre duemila pazienti, come racconta Science Daily.
IL CAMPIONE - I pazienti che hanno partecipato alla ricerca, pubblicata sugli Annals of the Rheumatic Diseases, sono 1.200 già malati di artrite e quasi 900 che invece non presentano questa patologia, raccolti tra 19 diverse cliniche svedesi, di età compresa tra i 18 e i 70 anni. I duemila pazienti sono stati divisi in tre gruppi a seconda della loro abitudine alla sigaretta, e a ognuno è stato prelevato un campione di sangue per verificare la predisposizione genetica all’artrite reumatoide e, nel caso di chi già ne soffre, per verificare il grado di progressione della malattia.


I RISULTATI - Tra i fumatori più incalliti (oltre 20 sigarette al giorno, per oltre 20 anni continuativi) risultano più alti e diffusi i livelli della malattia, e in particolare la positività agli anticorpi ACPA (anti-peptidi citrullinati), ovvero quegli auto-anticorpi che chi soffre di artrite produce, aumentati di 2,5 volte rispetto a chi non fuma. Il rischio scende per chi ha smesso di fumare, ma rimane comunque alto anche per chi ha abbandonato la nicotina da molti anni. Più in generale, la ricerca rivela che il fumo contribuisce alla malattia nel 35 per cento dei casi totali, e in particolare la percentuale sale al 55 tra chi è geneticamente propenso a soffrirne.


ALTRI FATTORI - A causare l’artrite reumatoide, malattia degenerativa che danneggia le articolazioni e per cui non esistono cure risolutive ma solo terapie che ne rallentano l’insorgere, non c’è solo il fumo. Anche i fattori ambientali come l’inquinamento dell’aria contribuiscono a distruggere i tessuti delle articolazioni, così come i fattori genetici restano uno dei fattori di rischio più importanti.




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