L’aria è elemento essenziale per la vita dell’uomo.La “mission” di questo blog è quello di soddisfare le esigenze di ricerca e di conoscenza delle tecnologie che possono permettere alle persone di respirare ogni giorno un’aria più pulita e sana, migliorando la qualità e la durata della loro vita.
martedì 18 ottobre 2011
Indoor Particles Affect Vascular Function in the Aged
Association Between Fine Particulate Matter and Diabetes Prevalence in the U.S.
Association Between Fine Particulate Matter and Diabetes Prevalence in the U.S.
OBJECTIVE Recent studies have drawn attention to the adverse effects of ambient air pollutants such as particulate matter 2.5 (PM2.5) on human health. We evaluated the association between PM2.5 exposure and diabetes prevalence in the U.S. and explored factors that may influence this relationship.
RESEARCH DESIGN AND METHODS The relationship between PM2.5 levels and diagnosed diabetes prevalence in the U.S. was assessed by multivariate regression models at the county level using data obtained from both the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) and U.S. Environmental Protection Agency (EPA) for years 2004 and 2005. Covariates including obesity rates, population density, ethnicity, income, education, and health insurance were collected from the U.S. Census Bureau and the CDC.
RESULTS Diabetes prevalence increases with increasing PM2.5 concentrations, with a 1% increase in diabetes prevalence seen with a 10 μg/m3 increase in PM2.5 exposure (2004: β = 0.77 [95% CI 0.39–1.25], P < 0.001; 2005: β = 0.81 [0.48–1.07], P < 0.001). This finding was confirmed for each study year in both univariate and multivariate models. The relationship remained consistent and significant when different estimates of PM2.5 exposure were used. Even for counties within guidelines for EPA PM2.5 exposure limits, those with the highest exposure showed a >20% increase in diabetes prevalence compared with that for those with the lowest levels of PM2.5, an association that persisted after controlling for diabetes risk factors.
CONCLUSIONS Our results suggest PM2.5 may contribute to increased diabetes prevalence in the adult U.S. population. These findings add to the growing evidence that air pollution is a risk factor for diabetes.
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Association Between Fine Particulate Matter and Diabetes Prevalence in the U.S.
Polveri sottili, le nuove regole
MISURE PIÙ RIGOROSE per combattere l’inquinamento dal polveri sottili. Sono contenute nell’accordo di programma deliberato dalla Regione Marche e che impatta pesantemente su molte città della costa, tra queste Civitanova. La zona perimetrata, ed esclusa ai mezzi alimentati a diesel pre Euro e Euro 1, oltre che a una seri di veicoli commerciali, è ampia; comprende tutto l’abitato tra il tracciato dell’autostrada e il mare, e il quartiere di Santa Maria Apparente. In mezzo c’è anche la statale adriatica che non potrà essere percorsa dai veicoli considerati eccessivamente inquinanti nel tratto che va dall’incrocio con l’imbocco della superstrada fino a via Tarigo, a Fontespina. In sostanza, tutto il segmento urbano.
Disposizioni che avrebbero già dovuto entrare in vigore qualche giorno fa, ma i Comuni frenano per la difficoltà di mettere in pratica le novità. Che sono necessarie per adeguarsi alla normativa comunitaria che impone drastiche misure di contenimento all’inquinamento da Pm10 stabilendo dei limiti che fissano a un massimo di 35 i giorni, tollerati nell’anno, di sforamento della soglia di allarme delle polveri sottili (50 microgrammi per ogni metro cubo di aria).
CIVITANOVA questa soglia l’ha toccata qualche giorno fa, il 28 settembre, e condivide il poco appetibile traguardo anche con altri Comuni marchigiani. Le misure dettate dalla Regione interessano tutta la costa marchgiana e alcune aree dell’entroterra. E condizioneranno anche le abitudini finora seguite nel riscaldamento perché fissano a 17 i gradi (con una tolleranza di 2) da non superare nei locali in cui si esercitano attività commerciali e 19 nelle abitazioni. Rivoluzione in vista anche per pizzerie e panetterie che lavorano con il forno a legna. Stabilito che ne basta uno per moltiplicare per 2.500 la quantità di Pm10 emessa da una caldaia a metano, sarà obbligatoria l’istallazione di impianti per l’abbattimento, almeno del 90%, dei fumi inquinanti.
«L’ANCI — avverte Ferdinando Nicoletti, a Civitanova assesore all’ambiente — non ha ancora sottoscritto l’accordo di programma. Ci sono delle forti perpessità per la gestione della normativa sulla statale adriatica dove si verrebbero a creare criticità enormi. O si cambia qualcosa o la Regione si prende la responsabilità di applicare l’accordo d’imperio». Fa riferimento, Nicoletti, all’impossibilità — stante che non è previsto il dirottamento sulla A14 — di deviare il traffico inquinante. «Dove lo mandiamo — si chiede — dal momento che non abbiamo una tangenziale? Cosa facciamo, spostiamo il traffico di auto e camion dentro la viabilità dei quartieri di Fontespina e di San Marone per non farlo passare sulla statale? A me pare, sotto questo aspetto, una delibera demenziale». Le nuove misure sul traffico entreranno presto in vigore, compatibilmente con i tempi necessari a predisporre la segnaletica. Saranno in vigore fino al 30 aprile 2012. La Regione ha stanzionto 430 mila euro come contributo ai Comuni per gli interventi di gestione dei provvedimenti anti polveri sottili.
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lunedì 17 ottobre 2011
Air Pollution and Hospitalization for Headache
sabato 15 ottobre 2011
Acute Effects of Ambient Particulate Matter on Mortality in Europe and North America: Results From the APHENA Study
Objectives: The main objective of APHENA was to assess the coherence of the findings of the multicity studies carried out in Europe and North America, when analyzed with a common protocol, and to explore sources of possible heterogeneity. We present APHENA results on the effects of particulate matter (PM) ≤ 10 µm in aerodynamic diameter (PM10) on the daily number of deaths for all ages and for those < 75 and ≥ 75 years of age. We explored the impact of potential environmental and socioeconomic factors that may modify this association.
Methods: In the first stage of a two-stage analysis, we used Poisson regression models, with natural and penalized splines, to adjust for seasonality, with various degrees of freedom. In the second stage, we used meta-regression approaches to combine time-series results across cites and to assess effect modification by selected ecologic covariates.
Conclusions: Estimates of the increased mortality associated with PM air pollution based on the APHENA study were generally comparable with results of previous reports. Overall, risk estimates were similar in Europe and in the United States but higher in Canada. However, PM10 effect modification patterns were somewhat different in Europe and the United State
Long-term particulate matter exposure and mortality: a review of European epidemiological studies
Long-term particulate matter exposure and mortality: a review of European epidemiological studies
venerdì 14 ottobre 2011
Blocco del traffico? Non fa diminuire lo smog
giovedì 13 ottobre 2011
Ischemic and Thrombotic Effects of Dilute Diesel-Exhaust Inhalation in Men with Coronary Heart Disease
lunedì 10 ottobre 2011
sabato 8 ottobre 2011
Blocco del traffico Milano domenica 9 ottobre: dieci cose da fare
E così domenica 9 ottobre c’è un blocco del traffico a Milano. Gli orari ve li abbiamo segnalati ieri, in ogni caso lo stop domenicale sarà dalle 8 alle 18. Previste deroghe, che potete leggere nel testo dell’ordinanza integrale che sempre ieri abbiamo pubblicato. Ok, ma che cosa si può fare in una domenica di ottobre di blocco del traffico? Si possono fare una valanga di cose, anche se l’estate è proprio finita: con un ritardo abnorme è arrivato finalmente The last day of summer, come in una bella canzone dei Cure di qualche anno fa.
1) Cercate ispirazione? Rileggetevi le vecchie guidine con le dieci cose da fare per altre occasioni: c’era per esempio quella con le dieci cose da fare in una giornata di pioggia, le cose da fare il 28 febbraio scorso (altro blocco del traffico), e anche in quella per Pasquetta, con altre dieci idee, anche lì c’è qualcosa di buono da riprendere.
2) Le temperature andranno dalla minima di 7° fino alla massima di 18°: non fa certo freddo, anche se il freddo è sensazione assai soggettiva. Se per me le finestre si potrebbero tenere aperte o socchiuse anche il 29 dicembre, per la dolce metà già ora è tempo di pigiama, pile, e piumino. E quindi? Quindi prendete la bici e scegliete uno degli itinerari di bicimilano, non impegnativi, per una pedalata rilassante. Il tempo dovrebbe tenere, e la temperatura è quella perfetta con la quale non si suda mai.
3) C’è una mostra carina che potrebbe essere una bella scusa per prendere mezzi o bici e andare all’Arci Bellezza, la mostra si chiama Barona: oltre il Naviglio. La mostra ha inaugurato il 30 settembre ma prosegue fino al 23 ottobre. Per me, rigido milanonordista, quelle foto saranno esotiche quanto un reportage anni sessanta di Folco Quilici.4) Idea ripresa anche in altre occasioni: non ci si può spostare, si deve stare in casa, tanto vale stare in una bella casa. La ripulita prima dell’inverno molti l’han già fatta, se non avete già fatto le pulizie d’autunno (esistono? Si chiameranno così? Boh) questo è il weekend giusto. Il sabato sperperate in prodotti per la pulizia di casa il pil della Namibia, domenica tirate tutto a lucido, lunedì vi sembrerà di vivere in un’altra casa.
5) Le pulizie di casa vi annoiano? Non avete tutti i torti. Dopo eoni insieme vedete la vostra compagna o il vostro compagno sexy quanto un mobiletto da bagno? Risolvete la situazione con un club per scambisti in via Soperga, zona Stazione Centrale aperto anche la domenica pomeriggio e la domenica sera, con un paio di eventi interessanti in calendario per il settimo giorno. Liberty club privè, via Soperga 19, se persino il Corrierone lo segnala, con la deliziosa formula “ore liete vietate ai minori” perché noi no?
6) È appena arrivato un comunicato di ATM in cui si spiega nel dettaglio il potenziamento delle corse per domenica 9 ottobre. Ci saranno 21 treni straordinari in metropolitana, il 48% di corse in più e in superficie saranno potenziate 35 linee di bus, tram e filobus. Idea:flaneureggiate con un block notes sulla 90-91, prendendo appunti su paesaggio, emozioni e fauna umana, una vecchia idea che ancora oggi mi pento di non aver realizzato.
7) Siete appena diventati genitori? Complimenti: domenica 9 ottobre se serve qualcosa al pargolo e non avete il portafoglio di Andrew Carnegie, potete fare un salto alla Festa del Baratto a Cascina Grande in viale Palmiro Togliatti a Rozzano (Tel: 02.89.25.931). Leggo sul sito del Comune di Rozzano che la festa si concentra su “oggetti per l’infanzia (vestiti, giocattoli, passeggini e carrozzine, biancheria e piccoli accessori), fumetti, libri, CD DVD musicali, film e videogiochi ma anche utensili da cucina e piccoli elettrodomestici”.
8) C’è la Festa di via Washington. Le feste di quartiere mi hanno sempre trasmesso una indescrivibile disperazione, ma lì è colpa mia. Bancarelle di tutti i tipi, gastronomia, e c’è anche parecchio per i bambini. Festa “di via” anche in viale Campania e in via Mac Mahon.
9) Dalla parte opposta della città c’è invece la Fiera di Dergano, in via Tartini: altra occasione per passare la domenica pomeriggio, magari collaudando la “nuova” fermata di Dergano della MM3.
10) La decima idea? Mette insieme grandi e piccini: al Museo della Scienza e della Tecnica - vera pietra angolare della mie domeniche d’infanzia insieme alle scomparse Varesine -ci sono un sacco di eventi interessanti, sia per bambini che per adulti. Dateci un’occhiata sul sito del Museo.
Commenti dei lettori
giovedì 6 ottobre 2011
IL FUMO TRA I RESPONSABILI DELL'ARTRITE
IL CAMPIONE - I pazienti che hanno partecipato alla ricerca, pubblicata sugli Annals of the Rheumatic Diseases, sono 1.200 già malati di artrite e quasi 900 che invece non presentano questa patologia, raccolti tra 19 diverse cliniche svedesi, di età compresa tra i 18 e i 70 anni. I duemila pazienti sono stati divisi in tre gruppi a seconda della loro abitudine alla sigaretta, e a ognuno è stato prelevato un campione di sangue per verificare la predisposizione genetica all’artrite reumatoide e, nel caso di chi già ne soffre, per verificare il grado di progressione della malattia.
I RISULTATI - Tra i fumatori più incalliti (oltre 20 sigarette al giorno, per oltre 20 anni continuativi) risultano più alti e diffusi i livelli della malattia, e in particolare la positività agli anticorpi ACPA (anti-peptidi citrullinati), ovvero quegli auto-anticorpi che chi soffre di artrite produce, aumentati di 2,5 volte rispetto a chi non fuma. Il rischio scende per chi ha smesso di fumare, ma rimane comunque alto anche per chi ha abbandonato la nicotina da molti anni. Più in generale, la ricerca rivela che il fumo contribuisce alla malattia nel 35 per cento dei casi totali, e in particolare la percentuale sale al 55 tra chi è geneticamente propenso a soffrirne.
ALTRI FATTORI - A causare l’artrite reumatoide, malattia degenerativa che danneggia le articolazioni e per cui non esistono cure risolutive ma solo terapie che ne rallentano l’insorgere, non c’è solo il fumo. Anche i fattori ambientali come l’inquinamento dell’aria contribuiscono a distruggere i tessuti delle articolazioni, così come i fattori genetici restano uno dei fattori di rischio più importanti.
Le prove epidemiologiche del legame tra bisfenolo e malattie metaboliche
Studi in modelli animali e in vitro dimostrano chiaramente i potenziali effetti nocivi del bisfenolo a (BPA), ma la domanda cruciale è: si possono estrapolare questi risultati alle malattie umane? Anche se è molto difficile rispondere a questa domanda, in realtà, non vi sono prove epidemiologiche che l’assorbimento passivo di EDC dall’ambiente sia collegato all’aumento allarmante del diabete e dell’obesità.
Vi sono anche prove di esposizione a inquinanti organici persistenti (POP). Così,il tessuto adiposo bianco rappresenta un serbatoio di inquinanti ambientali lipofili, specialmente quelli resistenti alla degradazione biologica e chimica, i cosiddetti POP. Alcuni di questi inquinanti organici persistenti, come diossine, furani, policlorobifenili (PCB) e pesticidi organoclorurati, sono stati fortemente associati con il diabete e la maggior parte dei componenti della sindrome metabolica in vari studi cross-sezionali. Tale associazione si basa in parte su numerosi studi epidemiologici sulla γ-glutamiltransferasi (γGT), la cui concentrazione nel siero può dipendere anche dalla quantità di coniugati del glutatione che si formano durante il metabolismo degli xenobiotici, Alcuni autori hanno proposto che l’associazione fra livelli di γGT nel siero conil diabete di tipo 2 rispecchia l’esposizione ai POP e che I POP interagiscono con l’obesità di tipo 2 per causare il diabete.
Per quanto riguarda la potenziale azione dannosa del BPA, un importante studio epidemiologico è stato recentemente pubblicato, in cui è stata dimostrata una relazione significativa tra la concentrazione di BPA nelle urine e diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alterazioni degli enzimi epatici. A nostra conoscenza, questo è il prima studio che conferma gli effetti negativi del BPA sugli esseri umani, in particolare gli effetti sulla omeostasi drll’insulina e gli enzimi epatici riportati in precedenza in modelli animali.
CONCLUSIONI
I dati a nostra disposizione dimostrano che gli estrogeni ambientali, in particolare BPA, sono probabilmente coinvolti nella riacutizzazione e nell’accelerazione dello sviluppo del diabete tipo 2. Nell’uomo adulto, vi sono prove epidemiologiche che il BPA sia un importante fattore di rischio per il diabete di tipo 2. Inoltre vi sono correlazioni causali tra esposizione al BPA e insulino-resistenza, alterazioni nella biosintesi e secrezione di insulina nelle β-cellule adulte di topo maschio e decremento di adiponectina negli adipociti umani. L’insulino-resistenza e la diminuzione dei livelli di adiponectina sono entrambi importanti fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo del diabete di tipo 2, soprattutto nei soggetti con una predisposizione genetica all’insufficienza β-cellulare.
Riferimenti bibliografici
1: Alonso-Magdalena P, Ropero AB, Soriano S, Quesada I, Nadal A. Bisphenol-A: a
new diabetogenic factor? Hormones (Athens). 2010 Apr-Jun;9(2):118-26. Review.
PubMed PMID: 20687395.
mIZZIO_17
08 ott 2011 - 08:50 - #12Ho scoperto navigando nel web una azienda che produce disinquinatori d’aria che sembrano efficaci, hanno una nuova nanotecnologia; l’azienda si chiama Datech srl ha sede a Pesaro, il sito dovrebbe essere http://www.datech-srl.com/, proverò a chiedere quanto costa un apparecchio e lo metterò in casa, QUELLO CHE C’E FUORI LE NOSTRE CASE C’E ANCHE DENTRO.
Giovanna R.
08 ott 2011 - 08:56 - #13Rispondendo a Mizzio_17, io l’ho comprata questa attrezzatura si chiama Koala è molto efficace disinquina l’aria attraverso una nuovissima tecnologia che viene anche usata nei sommergibili.
alessio-proietti
08 ott 2011 - 11:51 - #14Dovremmo imparare tutti ad usare meno l’auto, usarla quando l’alternativa sostenibile (come i mezzi pubblici) è valida è un segno di egoismo.
Se la usassero solo chi non può proprio farne a meno (chi lavora molto distante, chi inizia a lavorare molto presto, chi vive e/o lavora in una zona scarsamente servita dai mezzi pubblici) ci sarebbero molti meno problemi.
Patrizia_MIlano
08 ott 2011 - 15:47 - #15Mi sono informata:
“”"D.A.TECH. S.r.l. (Depollution Air Technology) è una società nata da un’equipe multidisciplinare di specialisti che hanno deciso di diffondere i risultati di studi e ricerche sull’inquinamento dell’aria, condotti per oltre 20 anni secondo “scienza e coscienza”. Il risultato più rilevante del loro lavoro è l’aver sintetizzato anni di ricerca interdisciplinare e di specifiche esperienze nel disinquinamento dell’aria, progettando e realizzando una tecnologia di intervento innovativa a livello mondiale - la tecnologia Koala® - in grado di disinquinare l’aria degli ambienti confinati con sistemi filtranti, coperti da brevetto internazionale, che agiscono sui vari inquinanti secondo il loro stato fisico (solido, gassoso, microbiologico ed elettrico). Nel corso degli anni D.A.TECH. S.r.l. ha effettuato costanti investimenti in ricerca e sviluppo per il perfezionamento della tecnologia Koala e il miglioramento delle condizioni di vita negli ambienti indoor, impegno che prosegue ancora oggi.
Tutto ciò è reso possibile da un gruppo di persone che credono nel miglioramento continuo come principio fondamentale, che sta alla base della scienza come del business”"”.
TELEFONERO’ LUNEDì PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI!